Bando Unioncamere per l’Innovazione delle Filiere di Economia Circolare in Lombardia 2019
UNIONCAMERE E REGIONE LOMBARDIA hanno presentato un bando per favorire la transizione delle piccole e medie imprese lombarde verso un modello di economia circolare, la riqualificazione dei settori e delle filiere lombarde e il riposizionamento competitivo degli interi comparti rispetto ai mercati. In particolare il bando sostiene:
1. Progetti che promuovano il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti o residui derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini, la riduzione della produzione dei rifiuti;
2. Eco-design: progetti che tengano conto dell’intero ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment).
Bando Unioncamere, L’iniziativa si articola in 3 fasi:
– Fase 1: Candidature delle idee progettuali attraverso il link al sito dalle ore 10.00 del 1 luglio 2019 alle ore 12.00 del 2 agosto 2019
– Fase 2: Indirizzo e supporto alla presentazione dei progetti definitivi
– Fase 3: Attuazione degli interventi
Il contributo per la Fase 2 è fisso ed ha un valore di € 10.000,00 o di € 20.000,00 (definizione a cura delle aziende richiedenti) a copertura del 100% delle spese e viene erogato a seguito della presentazione del progetto definitivo
Relativamente alla Fase 3, il contributo massimo previsto sarà nel limite massimo di euro € 80.000, con intensità percentuale dell’agevolazione in fase de definizione con successivo bando.
Tra le idee progettuali segnaliamo gli ambiti di intervento, per i quali AQM può mettere a disposizione le competenze dei propri esperti, quale Ente di Ricerca, con più di 35 anni di esperienza:
- innovazione di prodotto e processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione produzione di rifiuti e riuso dei materiali;
- progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento della filiera;
- sperimentazione e applicazione di strumenti per l’incremento della durata di vita dei prodotti ed il miglioramento della loro riciclabilità (Eco-design);
- implementazione di strumenti e metodologie per l’uso razionale delle risorse naturali.
Qualche maggior dettaglio tratto liberamente dal Bando Unioncamere:
1) Favorire l’approvvigionamento di materie prime seconde autorizzate o materiali bio-based (di origine biologica) in sostituzione a materiali vergini.
2) Favorire l’approvvigionamento energetico attraversi fonti rinnovabili e il contenimento energetico;
3) Promuovere l’eco design di prodotti che porti ad una maggior:
- efficienza nell’uso delle risorse (e.g. realizzati con materiali riciclati, etc.);
- allungamento della vita utile dei prodotti (e.g. prodotti modulari, facilmente disassemblabili e riparabili, etc.), per la fase di utilizzo, per la riparabilità, per la riciclabilità e per il remanufacturing (rigenerazione)
- efficienza dei prodotti nella fase di utilizzo (e.g. minori consumi energetici); d. riciclabilità dei prodotti a fine vita.
4) Promuovere l’eco design di imballaggi che porti ad una migliore:
- efficienza nell’uso delle risorse (e.g. imballaggi più leggeri, realizzati con materiali riciclati e riciclabili, etc.)
- performance ambientale nella fase di utilizzo (e.g. facilità di stoccaggio per il trasporto, etc.)
- riciclabilità di questi a fine vita.
5) Implementare soluzioni tecnologiche/gestionali in grado di ottimizzare i processi produttivi con conseguente riduzione dei rifiuti in questa fase attraverso il riuso dei residui di lavorazione nello stesso ciclo produttivo (refurbishment);
6) Proporre soluzioni tecnologiche/gestionali per la riduzione dei consumi di acqua necessaria alle lavorazioni e/o riciclo e riutilizzo dell’acqua utilizzata;
7) Proporre soluzioni per ridurre la propria produzione di rifiuti pericolosi (es. sostituendo chemicals/prodotti pericolosi con chemicals/prodotti non pericolosi all’interno del proprio processo produttivo, etc.);
8) Proporre soluzioni tecnologiche/gestionali di “upcycling” ovvero processi di riciclo in cui i rifiuti vengano convertiti in nuovi materiali/prodotti di alta qualità e valore;
9) Proporre soluzioni tecnologiche/gestionali che siano in grado di apportare un miglioramento della qualità delle materie prime seconde autorizzate;
10) Introdurre modelli innovativi di business dove i prodotti non vengono acquistati ma utilizzati da imprese o consumatori finali attraverso logiche di sharing e approcci “pay-per-use”;
11) Creazione di partnership di scopo tra soggetti, anche non operanti nella medesima filiera, grazie alle quali materiali di scarto, residui industriali, sotto-prodotti vengano impiegati in altri processi produttivi riducendo così la generazione di rifiuti e producendo benefici economici ed ambientali per tutto il territorio (simbiosi industriale);
12) Creazione di forme di ritiro dei propri prodotti a fine vita, ad esempio allo scopo di riutilizzarne parti o componenti aventi ancora valore, avviarli a processi di remanufacturing, etc. (attivazione di programmi di take-back);
13) Sviluppo di strumenti di misurazione delle performance di circolarità per i settori prioritari del Piano d’azione europeo per l’economia circolare (e.g. costruzioni, alimentare, etc.) che servano ad identificare chiaramente azioni ed ambiti di miglioramento.