Evento Presentazione Master Ghisa
Mercoledì 15 settembre si è tenuto l’evento di presentazione online del nuovo MASTER DELLA SCUOLA DI FONDERIA: GHISA proprietà, applicazioni e fabbricazione organizzato da AQM in collaborazione con ASSOFOND.
Dobbiamo essere consapevoli del fatto che solo grazie ad una maggior formazione del personale è possibile fare la differenza, soprattutto in un settore maturo come quello della ghisa
Il Presidente di AQM Riccardo Trichilo è intervenuto in apertura sottolineando come, soprattutto in questo periodo in virtù della trasformazione digitale, non è mai abbastanza il concetto di valorizzazione del capitale umano.
L’obiettivo di AQM è quindi quello di offrire al territorio nazionale delle proposte innovative, per fornire così gli strumenti necessari per poter essere sempre più competitivi e vincenti sui mercati mondiali. Le competenze infatti hanno portato il made in Brescia a primeggiare in molti settori come la meccanica, la metalmeccanica e la fusione, materie che continueranno, anche con l’innovazione digitale, a costituire i fondamenti.
Roberto Saccone, Presidente CCIAA Brescia, ha poi ribadito come la valorizzazione del capitale umano sia un asset strategico per la competitività delle imprese.
La provincia di Brescia vive di un antico problema, ovvero di trovare manodopera qualificata e specializzata, sono quindi necessarie iniziative per consentire di formare il proprio personale adeguatamente.
La camera di commercio ha nel budget 2021, 1 milione e 200 mila euro di progetti ed iniziative stanziati a sostegno della qualificazione professionale.
Il settore della ghisa ha una tradizione molto antica soprattutto nel bresciano, quindi questo corso di formazione così ben articolato porterà sicuramente a grandi opportunità.
Stiamo vivendo un periodo finalmente molto positivo, lo confermano i dati pubblicati delle esportazioni del primo semestre con un valore di 9 miliardi, record assoluto per la provincia di Brescia. Questi dati non sono frutto della casualità, la capacità competitiva, è figlia delle competenze, della capacità di produrre grande qualità a costi competitivi
Siamo in un momento di forte ricambio generazionale con moltissimi “boomer” alla soglia della pensione: le opportunità quindi non mancano, ma abbiamo bisogno di persone appassionate, con voglia di mettersi in gioco e anche adeguatamente formate. Con il master che stiamo presentando oggi riusciamo a chiudere un gap importante nell’offerta formativa sia per chi intende iniziare un percorso lavorativo nelle fonderie, sia soprattutto per chi già ci lavora ma vuole accrescere le proprie competenze
Per tanti anni il lavoro in fabbrica è stato considerato un lavoro di serie B, adatto solo a chi non ha voglia di studiare. Oggi, con l’adozione delle nuove tecnologie e le sfide legate alla transizione verde, non è più così: lavorare in fabbrica, lavorare in una fonderia, è qualcosa di molto diverso dallo stereotipo dell’operaio in catena di montaggio: ci sono opportunità di carriera e di crescita professionale importanti.
Lo ha dichiarato Roberto Ariotti, Presidente di ASSOFOND, l’associazione di Confindustria che rappresenta le fonderie italiane.
“Il settore delle fonderie – ha detto ancora Ariotti – è cruciale per affrontare le sfide che ci attendono: da un lato perché applichiamo il metodo energeticamente più efficiente per trasformare i metalli in prodotti di alta tecnologia, dall’altro perché gli oggetti che creiamo – dai componenti per produrre energia rinnovabile a quelli per rendere i veicoli più leggeri e meno inquinanti – sono quelli che permettono all’umanità di vivere e di farlo in modo sempre più sostenibile”.
“Il nostro è un lavoro difficile – ha sottolineato Ariotti – ma estremamente affascinante: una fonderia può realizzare centinaia di componenti diversi, e deve rispondere alle richieste dei committenti, che sono alla ricerca di prodotti sempre più performanti. Questo significa fare ricerca in campo metallurgico per individuare le soluzioni migliori, avere la capacità di programmare e gestire macchinari anche molto complessi, saper affrontare ogni volta progetti molto diversi fra loro, alla ricerca del miglior compromesso fra prestazione e affidabilità del componente”.
Come accade per molti altri ambiti della manifattura, il settore sconta però molte difficoltà nel reclutamento e nella formazione di personale specializzato, nonostante le imprese abbiano grande bisogno di personale.
A mostrare il punto di vista di Confindustria Brescia è stato il Presidente Settore Siderurgia e Metallurgia Giovanni Marinoni “il capitale umano è la spina dorsale delle fonderie. Serve un personale istruito che sappia governare le macchine e dare valore aggiunto”.
La formazione è la base dello sviluppo delle imprese sia locali che dell’intera meccatronica Italiana.
Siamo tra i maggiori fornitori dei mercati tedeschi, francesi e del nord Europa, non è pensabile un futuro senza siderurgia e fusione di ghisa perciò sono sempre più necessari dei corsi di formazione specifica
Bisogna quindi unire le menti per fornire formazione, per sviluppare forza lavoro preparata per questa nuova primavera industriale che l’Europa vivrà
Marco Mariotti Vice Presidente Vicario APINDUSTRIA Confapi Brescia, ha sottolineato invece come oggi le persone debbano imparare a gestire i dati che le macchine trasmettono, e l’università essendo per natura generalista, fatica ad essere precisa per le esigenze degli imprenditori, quindi ben vengano corsi specifici e pratici.
In questi ultimi anni gli imprenditori di PMI, spinti da Industria 4.0, stanno facendo un percorso di crescita di produttività, di professionalità e di valorizzazione dei lavoratori perché “vediamo sempre più che una persona che viene valorizzata in un percorso di formazione a questi livelli restituisce altrettanto valore all’azienda”.
La nuova crescita produttiva in corso rischia di far trovare le aziende impreparate dal punto di vista delle persone, con difficoltà nel trovare personale qualificato.
Tra gli interventi anche quello di Franco Zanardi Vice Presidente ASSOFOND, il quale sostiene che oggi il sapere non sia ancora sufficientemente chiarito ma confuso e destrutturato.
La competenza è quindi necessaria per fare la differenza, un sapere solido che deve essere integrato con l’esperienza.
Gli studi scolastici ci forniscono le basi di comprensione dei perché si utilizza un determinato metodo all’interno della fonderia, bisogna riuscire a collegare il metodo utilizzato sul posto di lavoro (oggi digitalizzato) e i perché appresi a scuola. È importante quindi ancorare il sapere digitale al sapere operaio, per riuscire a comprendere i macchinari
In passato al lavoratore veniva richiesto di essere operativo, esecutivo, con competenze di base e poca iniziativa personale, mentre oggi gli viene richiesto forte coordinamento, capacità di problem solving, saper interpretare i numeri in autonomia organizzativa ed operativa. Le aziende diventano quindi sempre più complesse con nuove tecnologie, con una competitività a livello internazionale ma con una scolarizzazione sempre più generica. Bisogna quindi riuscire a colmare le lacune dei percorsi scolastici con una formazione approfondita, completa ed aggiornata per gestire il ricambio generazionale
Nadia Zilio, resp. Formazione AQM, ha illustrato come il capitale umano si sia evoluto nel tempo.
Da questa esigenza nasce il nuovo master “Ghisa: proprietà, applicazioni, fabbricazione” della durata di 128 h prenderà il via il prossimo 21 ottobre 2021 in modalità mista (in presenza e a distanza) per consentire alle aziende di ottimizzare la logistica ma allo stesso tempo di sfruttare i laboratori.
Si tratta di un percorso dedicato alle fonderie ma anche a tutta la filiera per poter affrontare tutte le incertezze. Dipendenti senior e junior delle aziende che producono getti in ghisa (fonderie), che li lavorano (officine meccaniche), che li trattano termicamente (trattamenti termici) oppure aziende che assemblano getti lavorati per la realizzazione di assiemi e/o macchine o semplicemente utilizzatori diretti di getti finiti.
Il costo è di 3.850 euro + iva per partecipante ma può essere finanziato richiedendo un voucher FONDIMPRESA o, per le PMI bresciane, con il contributo de 50% delle Camera di Commercio di Brescia.
L’appuntamento si è concluso con la presentazione dettagliata da parte di Danilo Lusuardi, del Comitato tecnico-scientifico della Scuola di Fonderia, delle tematiche che verranno affrontate durante il corso: cenni storici sulla fabbricazione ed utilizzo della ghisa; ambiti di applicazione; impiego della ghisa nel mondo; produzione, trend e competizione con altri materiali; metallurgia di base; struttura e tipologie di ghisa; analisi delle proprietà chimico-fisiche; difettologia dei getti; controllo dell’integrità dei getti; classificazione delle ghise e normative; progettazione dei getti; fabbricazione della ghisa e impiantistica; elaborazione e trattamento delle ghisa liquida; colata dei getti; trattamenti termici; saldatura, brasatura, taglio termico della ghisa e progettazione meccanica di getti in ghisa.
Lusuardi ha terminato il suo intervento evidenziando la necessità di avere un personale sempre più preparato in quanto l’aumento delle conoscenze e competenze comporta un miglioramento dei risultati lavorativi.
Bisogna fornire le basi tecniche necessarie per riuscire a comprendere e svolgere correttamente il proprio lavoro. Le aziende devono essere serbatoi di accumulo nel tempo delle conoscenze corrette per poter raggiungere prestazioni elevate, gli strumenti sempre più tecnologi devono sempre essere accompagnati da un approccio critico dell’uomo
Per ulteriori informazioni contattare la segreteria tecnica di AQM formazione@aqm.it 0309291782.