Uniti per Onorare le Scadenze dei Pagamenti
Sta per concludersi il primo mese di questa grande crisi epidemiologica e da più parti cominciano a manifestarsi richieste di prorogare le scadenze dei pagamenti. Addirittura ci sono realtà che decidono deliberatamente di non pagare i propri fornitori.
Siamo convinti che in questo delicato momento, un atteggiamento di questo tipo costituisca l’antitesi del senso civico, imprenditoriale e culturale di unità, oltre a rappresentare oggettivamente un fattore di rischio ulteriore, che minerebbe la capacità di rientrare rapidamente dalla crisi economica conseguente a quella sanitaria. Ogni piccolo insoluto o ritardo nei pagamenti rappresenta una ferita in un tessuto economico e sociale già messo a dura prova.
Riusciremo a superare questi momenti molto impegnativi se saremo uniti e coerenti. I più forti devono aiutare i più deboli.
Lo Stato e le Banche sono i soggetti più forti e saranno quelli che aiuteranno maggiormente il sistema imprenditoriale a ripartire.
Gli imprenditori devono aiutare gli altri imprenditori, facendo in modo che il sistema riparta.
Chi può, deve continuare ad onorare le proprie scadenze di pagamento.
Solo in caso di mancanza d’alternative, va intrapresa l’iniziativa di spostare i pagamenti, ma comunicando al fornitore i nuovi tempi in cui potrà essere pagato.
Prima di non pagare un fornitore, nei limiti della legalità e delle misure di supporto approvate dal Governo, non si paga la Banca e/o lo Stato: questi due soggetti hanno la forza di resistere e sono chiamati oggi istituzionalmente a farlo; i fornitori spesso non hanno questa forza ma ci hanno garantito prodotti e servizi e desideriamo che continuino a farlo.
La nostra società è impegnata coerentemente con quanto sopra e augura a se stessa e a tutti i sui stakeholders che questa crisi mondiale si risolva il prima possibile ma riportando i valori di solidarietà e socialità al giusto posto.
La Direzione