WEAREAM la manifattura additiva

Matteo Vanazzi, Francesco Buffoli, Paolo Folgarait, Gabriele Ceselin, Giacomo Mondora

WEAREAM La Manifattura Additiva Siamo Noi

 

 

Una nuova società: WEAREAM Srl nelle strutture di AQM srl

 

Giovedì 01 dicembre 2022, presso AQM srl a Provaglio d’Iseo (BS), si è tenuta la presentazione al mercato di WEAREAM Srl, il nuovo Centro di Competenza per l’implementazione delle Tecnologie e Servizi Additivi, alla presenza di oltre 90 tecnici ed imprenditori d’aziende nazionali (altre 20 collegate in streaming), oltre ai Soci Fondatori di WEAREAM Srl e d’imprese ad esse collegate, che hanno portato esperienze concrete di applicazione della tecnologia additiva, non solo a livello prototipale ma soprattutto per la produzione di lotti di nuovi componenti completamente riprogettati, in ottica Sostenibile e di Economia Circolare.

WEAREAM Srl, che avrà sede in un’apposita struttura di nuova costruzione di circa 400 mq all’interno del campus AQM, fornirà alle aziende nazionali ed europee ed alle Istituzioni pubbliche e private, le Competenze specialistiche, i Servizi ad alto valore aggiunto e le Soluzioni concrete per operare al più alto livello qualitativo e concorrenziale sul mercato internazionale della Manifattura 4.0, sfruttando al meglio la sinergia offerta dalle Tecnologie Additive (metal additive manufacturing, in primis), dai Nuovi Materiali e dalla reingegnerizzazione funzionale di prodotti, processi e filiere produttive.

I cinque Soci fondatori di WEAREAM Srl rappresentano l’intera filiera della manifattura additiva, con forte integrazione verticale tra Nuovi Materiali (F3nice, Seamthesis), Simulazione di Processo-Prodotto e Generative Design (Seamthesis), tecnologia produttiva per l’Industria 4.0 e innovative stampanti 3D a filo (Buffoli Industries), applicazioni avanzate di prodotto AM in ambito Oil&Gas ed Energia (Valland), all’interno della più ampia e strutturata competenza tecnico-scientifica di Seamthesis in ambito Manifattura Additiva e Metallurgia delle Polveri, coniugata all’esperienza di AQM nell’ambito della caratterizzazione avanzata e validazione di materiali, prodotti metallici e processi di fabbricazione in ambito metallurgico.

A Gennaio 2023 sarà lanciato un nuovo aumento di capitale di WEAREAM Srl, per permettere a tutte le aziende e singoli investitori interessati d’investire nella nuova startup innovativa e partecipare fattivamente e concretamente allo sviluppo, strutturazione e crescita del Centro di Competenza in Tecnologie Additive e Servizi correlati.

 

Gli interventi dei relatori:

Il Presidente di AQM, Riccardo Trichilo, ha sottolineato che “l’attuale periodo d’incertezza (VUCA – Volatility, Uncertainly, Complexity and Ambiguity) è ormai diventato la condizione di vita quotidiana, ma dobbiamo trasformarla in un “VUCA bianco” (Vision, Understanding, Clarity and Agility). L’Additive Manufacturing ha un grande potenziale, soprattutto quando viene utilizzato per produzione in serie e non solo prototipazione. Non è velleitario affermare che tale tecnologia possa sostituire l’asportazione di truciolo ma è così potente e versatile che, se dominata già nelle prime fasi della progettazione, ha un potenziale enorme. 

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Riccardo Trichilo, Presidente di AQM

Serve però un nuovo approccio culturale e formazione dei tecnici e dei progettisti, come quella offerta da AQM che, ancora una volta ha saputo aggregare intorno al suo valore eccellenze locali nazionali ed internazionali con un approccio globale che coniughi gli interessi più variegati, per continuare a valorizzare il territorio e la capacità del saper fare che da sempre caratterizza l’industria italiana.

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Paolo Folgarait, Presidente e CEO di WEAREAM

Il Presidente e CEO di WEAREAM, Paolo Folgarait, (anche presidente e CIO del socio fondatore Seamthesis Srl) ha presentato la nuova realtà, entità privata, nata dall’idea sviluppata nel 2018 di creare un Centro di Competenza in Additive Manufacturing che aggregasse operatori e risorse. Un vero e proprio “one-stop-shop” nell’Additive Manufacturing a livello nazionale, in grado di coprire TUTTE le esigenze e le richieste di qualsiasi cliente in termini di Nuovi Materiali (anche proprietari), Sviluppo Processo-Prodotto, Tecnologie Additive, Post-processing, Certificazione, Qualifica e Formazione, con particolare attenzione al Trasferimento Tecnologico verso Clienti, Membri e il Mercato.

Dopo due anni di COVID, a partire dalla seconda metà del 2021, si sono nuovamente intensificati gli incontri con potenziali attori interessati a partecipare come CO-FONDATORI (assieme a Seamthesis) della newco e si sono affinate le condizioni iniziali sulla base dell’esperienza acquisita nel tempo e le varie richieste pervenute dai Promotori, arrivando ad inizio 2022 a formulare la proposta definitiva per proporla agli attuali Soci fondatori e al Mercato.

Da una recente indagine, solo una struttura in Svezia può contare su caratteristiche essenziali e sostanziali simili a quelle del Centro di Competenza WEAREAM, ovvero:

• Competenze forti e riconosciute nella simulazione e modellazione, fotonica industriale, scienza dei materiali, processi e tecnologie di produzione, intelligenza artificiale, sensoristica;
• Chiaro e sostanziale utilizzo di tecnologie e materiali tipici della Circular Economy;
• Rapporti profondi con università e centri di ricerca e sviluppo nazionali e internazionali;
• Forte vocazione internazionale;
• Elevato impegno in ricerca e sviluppo, in particolare sull’impegno dei clienti industriali;
• Servizi e obiettivi collegati e concatenati per attirare fondi per la ricerca, per soci e clienti;
• Massima personalizzazione di tecnologie additive manufacturing;
• Formazione e affiancamento al personale – certificazione degli operatori e progettisti con la nuova tecnologia.

Nessuna azienda o istituzione da sola è in grado di rispondere alle seguenti esigenze e richieste, come invece riesce efficacemente WEAREAM quale Centro di Competenza, caratterizzato da:

• Competenze (know-how, know-why): strumenti specialistici qualificati di alto livello, protezione del know-how, aggiornamento continuo, prontezza tecnologica per applicazioni industriali, ricerca e sviluppo;
• Flessibilità, complessità, completezza (nella soluzione, nella produzione, nell’applicazione): materiali (nuovi e multi), produzione, tecnologie, tecniche di post-elaborazione, progettazione e reingegnerizzazione;
• Reattività, competitività di prezzo, efficacia dei costi (rapidità e precisione, rapidi cambiamenti tecnologici, resilienza all’obsolescenza tecnologica, approccio a zero difetti, processo approfondito e specializzato e controllo della qualità del prodotto);
• Servizi ad alto valore aggiunto: caratterizzazione e collaudo, certificazione, qualificazione, formazione, trasferimento tecnologico, diritti di proprietà intellettuale, tutela e valorizzazione del know-how;
• Visione, proattività, rappresentatività del mercato, innovazione continua, profonda conoscenza del mercato e connessioni, R&S dirompente;

WEAREAM Srl è un’iniziativa imprenditoriale condivisa, con una rilevante partecipazione di partner industriali e tecnologici in qualità di azionisti e utilizzatori privilegiati, costruita intorno ad un Centro di Competenza in Additive Manufacturing (AM) riconosciuto per know-how, competenze specialistiche ed erogazione di servizi ad alto valore aggiunto, operante a livello nazionale e mercato internazionale, con una parte rilevante del fatturato basato su progetti pluriennali di sviluppo interno finanziati dai suoi maggiori Soci industriali e tecnologici.

Il Centro di Competenza AM si basa su un Polo di Competenza, nato dalla collaborazione tra due enti no-profit, SEAMTHESIS Srl e AQM Srl, in grado di supportare i clienti con servizi come: Sviluppo Nuovi Materiali e Leghe, Process Modelling e Product Simulation, Performance Assessment di nuovi prodotti e Soluzioni integrate (principalmente Seamthesis), nonché Caratterizzazione completa di materie prime e lavorazioni, CND, Formazione e Certificazione; Failure Analysis (principalmente AQM).

Il Polo si è poi integrato in una nuova unità AM di prototipazione e produzione all’avanguardia (WEAREAM), una start-up innovativa originata da SEAMTHESIS Srl in collaborazione con Co-fondatori e Azionisti, che agisce sul mercato e su schemi di finanziamento pubblico nazionale e comunitario.

Molteplici i settori industriali d’applicazione (applicazioni e soluzioni on demand: Oil&Gas e relativi componenti, Energie rinnovabili, Idrogeno, Nucleare per fissione e fusione, Chimico e Petrolchimico, Combustione e Trattamenti termici, Industria metallurgica e siderurgica, Ceramiche e Materiali Non Metallici, compreso il metal replacement, Automotive per propulsione endotermica e motori elettromagnetici, Meccanica, Robotica e Automazione, Biotecnologia, Thermal Management, Applicazioni industriali, Pezzi di ricambio e Aeronautica e Spazio, soprattutto commerciale).

L’approccio WEAREAM al mondo della Manifattura Additiva è a “vita intera”, dall’idea progettuale al mercato, dall’analisi di mercato, studio di fattibilità, reingegnerizzazione, all’ottimizzazione topologica funzionale e strutturale, la selezione dei materiali, la simulazione, la prototipazione e la caratterizzazione post-processing per arrivare a soluzioni industriale certificabili, con l’opportuna formazione e riciclabili, nel rispetto della Sostenibilità e dei dettami di Economia Circolare.

WEAREAM è già operativa e sta producendo le prime commesse, attraverso la stretta collaborazione con gli Azionisti, i partner strategici e la Rete di Eccellenza.

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Gabriele Ceselin, CEO e GM di AQM

Gabriele Ceselin, CEO e GM di AQM rimarca che “a Brescia non può mancare un tassello importante per la manifattura del futuro, sfruttando la sinergia con i laboratori AQM e le competenze nella formazione, per rendere sempre più efficace il trasferimento tecnologico delle nuove competenze necessarie alle imprese italiane per competere internazionalmente. AQM è già operativa per reingegnerizzazione dei servizi trasbordabili al mondo additive, mettendo a disposizione la conoscenza dei materiali e delle tecnologie.”

Giacomo MONDORA (Azionista) di Valland, azienda della bassa Valtellina che produce valvole per il settore Oil&Gas, ha portato la propria esperienza nell’applicazione industriale della AM al proprio settore. Dopo aver iniziato ad esternalizzare la produzione in AM nel 2016, ha iniziato nel 2020 la produzione in house prima con stampanti polimeriche e dal 2022 con stampante per metallo a letto di polvere, fondando la Valland3D per applicazioni con polimeri e parti metalliche.

Per sfruttare i vantaggi della stampa 3D (libertà di progettazione e proprietà superiori dei materiali), i tecnici stanno riprogettando i componenti standard delle 

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Giacomo Mondora, azionista di Valland

valvole e implementando iniziative di digital inventory per ridurre tempi di produzione, ripensare gli stock e la logistica ridurre i problemi della Supply Chain e permettere di decentralizzare la manifattura laddove sia necessario il componente (stampanti presenti in piattaforma per produrre le parti di ricambio). Grande il cambiamento di approccio: da Just in Case a Just in Time con grandi risparmi ed opportunità per gli utenti finali.

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Francesco Buffoli, Azionista e CEO della Buffoli Industries

Francesco BUFFOLI (Azionista e CEO) della Buffoli Industries ha portato l’esperienza della diversificazione nella produzione di tecnologie per la produzione di componenti per la semplificazione del processo in ambito Manifattura 4.0. Oltre all’esperienza nella manifattura sottrattiva è stata recentemente creata nel Gruppo l’azienda 3D-Evolve Srl dedicata alla costruzioni di stampanti 3D a filo parte anche del Polo Tecnologico BlueTechHub, il Centro di Competenza di Gruppo Buffoli per la produzione avanzata, la tecnologia additiva custom e l’automazione, con progetti nell’ambito della realtà aumentata e del metaverso applicato al mondo industriale.

Matteo Vanazzi (cofondatore e CTO) di F3NICE, start-up innovativa milanese, ha raccontato la peculiarità della società nata nel 2020 che trasforma rottami metallici in polvere metallica per la produzione additiva, reinventando i processi di produzione dei materiali per la stampa 3D per ridurre l’impronta di carbonio dei prodotti finali. Un esempio efficace di economia circolare, con risparmio di energia e impatto ambientale, in grado di riutilizzare anche il residuo in polvere da stampa 3D, garantendo la stessa qualità di prodotto e un risparmio di oltre il 50% di energia e il 55-75% di CO2.

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Matteo Vanazzi, cofondatore e CTO di F3NICE

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Pierluigi Cordua, Presidente CONFAPI Brescia

Pierluigi Cordua, Presidente CONFAPI Brescia, ha evidenziato il recente reshoring delle catene di approvvigionamento che sta portando le aziende ad investire per riportare la produzione in Italia e la capacità delle PMI di adattarsi velocemente all’incertezza con scelte imprenditoriali per efficientare i processi innovandoli in maniera spinta, appoggiando quindi WEAREAM e dando piena disponibilità alla collaborazione fattiva e strutturata con il nuovo Centro di Competenza in AM, per garantire il futuro delle imprese associate in modo virtuoso e sostenibile.

Anche Paolo Streparava, vice-Presidente di Confindustria Brescia, rimarca l’importanza delle due associazioni presenti all’evento che credono nella stessa iniziativa, sottolineando che “crescere” per le aziende significa anche farlo per linee esterne e come sia sempre più spesso conveniente fare aggregazione di interessi piuttosto che acquistare tecnologie che poi non si sanno utilizzare al meglio. In Italia ed in Europa ci sono sempre più restrizioni, ma le imprese sanno essere resilienti. Auspica quindi una progettualità forte tra WEAREAM e Confindustria Brescia affinché vengano comunicate efficacemente le opportunità e dato vita alle iniziative di collaborazione e progettualità.

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Paolo Streparava, vice-Presidente di Confindustria Brescia

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Fabio Friz, Responsabile AM della Brovedani group SpA

Fabio Friz (Responsabile AM) della Brovedani group SpA, noto gruppo manifatturiero con sede a Pordenone, azienda con oltre 1000 dipendenti in Italia e nel Mondo, ha aperto la propria divisione AM nel 2020. Friz racconta le esperienze della Brovedani nella produzione, nell’ottimizzazione topologica, nelle analisi di vari settori di mercato e tipologie d’aziende, comprendendone lo stato di accettazione e di maturità delle tecnologie Additive, rimarcando il grande ruolo della progettazione. “Partendo dal foglio di carta bianco, realizzando prodotti con nuove funzionalità e nuove performance, con caratteristiche economiche ed industriali ottenibili solo con le tecnologie AM. Se vuoi imparare una lingua devi imparare a pensare nella lingua. L’AM fa la stessa cosa con DfAM (Design for AM)”.

Ha portato quindi svariati esempi economicamente sostenibili con notevoli ottimizzazioni di materiale e tempo, confermando che altri sistemi non raggiungono le medesime performance (es. confrontando lo stesso componente fabbricato in tornitura si riscontra un +25% di efficienza, con maggiore competitività in termini prestazionali). Da rimarcare la differenza tra stampa 3D (surrogato della sottrattiva) e Additive Manufacturing. Anche i volumi di produzione cominciano a diventare interessanti, con circa 8.000 pezzi/anno con la possibilità di arrivare a decine di migliaia a breve.

Un limite è riuscire a convertire i progettisti senior alla nuova tecnologia; pertanto si stanno studiando modelli di trasferimento e contaminazione di know-how nelle Academy per valorizzare l’esperienza sul prodotto dei senior, combinata all’entusiasmo dei giovani, con formazione rivolta a diverse figure professionali (es. acquisti, commerciale, R&D , industrializzazione).

Vito Chinellato (Vice-Presidente) di WEAREAM racconta che se la decarbonizzazione incontra la digitalizzazione la manifattura diventa sostenibile, garantendo resilienza della catena di fornitura e sostenibilità durante tutto il ciclo vita del prodotto.

La stampa 3D raggiungerà una riduzione del 90% dell’impatto ambientale, secondo uno studio della Commissione Europea. Grazie alle tecniche di DfAM (Design for AM) è possibile ottimizzare le geometrie applicando materiale solo dove realmente risulta necessario, con conseguente alleggerimento dei pesi e rinnovamento delle forme estetiche, con minor consumo di materiale.

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Vito Chinellato, vice-Presidente di WEAREAM

Le stampanti 3D possono realizzare rapidamente parti di riparazione per apparecchiature uniche o fuori produzione, mantenendo i prodotti sul mercato più a lungo, permettendo di creare parti senza dover ricorrere a lunghe spedizioni, con conseguente minor impatto ambientale dovuto alla logistica. Di conseguenza si riduce o annulla il magazzino ricambi e/o le scorte in eccesso.

Le stampanti 3D richiedono meno strumenti e processi rispetto alla produzione tradizionale, eliminando gran parte delle attrezzature e dell’energia. Una stampante 3D può sostituire diverse apparecchiature di produzione tradizionali lavorando con un’ampia varietà di materiali. Meno attrezzature significa più piccole fabbriche e minori emissioni.

I vantaggi dell’utilizzo della AM possono inoltre essere la flessibilità di design e riconfigurazione di parti complesse, la possibilità di ottimizzazione topologica, la riduzione assemblaggi, la riduzione dei tempi di set-up, la riduzione degli scarti.

Le tecnologie additive utilizzano materiale che è già stato ulteriormente «pre-lavorato» (polveri metalliche) e quindi sono più onerose rispetto al business convenzionale, dal punto di vista dell’energia specifica, ma l’AM consente integrazione funzionale, con distinta base di produzione minima; magazzino ridotto e produzione solo a richiesta, con minori costi di assemblaggio, parti funzionali con minori vincoli costruttivi e da ispezionare ed omologare, manutenzione ridotta durante il ciclo di vita e quindi minor costo di esercizio del manufatto. I pezzi prodotti in additive manufacturing «recuperano» inoltre lo svantaggio nella fase d’uso grazie a minor peso e geometrie ottimizzate in modo da sfruttare la «libertà di forma» concessa dall’AM rispetto alle tecnologie tradizionali.

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Giovanni Poli, CTO di Rubinetterie Bresciane Bonomi

Infine, Giovanni Poli (CTO) di Rubinetterie Bresciane Bonomi racconta l’esperienza della propria azienda, che da 20 anni utilizza Additive For-Service per prototipi (polimerici) e che, tramite il progetto 3D4MEC ha lanciato la sfida AM sull’ottone, per bypassare l’esigenza di fornire al cliente un simulacro in ottone del componente. La tecnologia garantisce le stesse caratteristiche meccaniche, precisione, resistenza, lega senza piombo, validazione fluidodinamica ed estetica e produzione di micro-serie (modellazione software fino a validazione). Sottolinea, infine, che il concetto di stampante è fuorviante, poiché non è la “classica” stampante a inchiostro per documenti, ma una tecnologia complessa che richiede 

know-how, conoscenza dei materiali e capacità di sviluppo dei parametri software e macchina, oltre alla manutenzione.

L’evento è stato moderato dall’Ing. Daniele Cozzi (Business Innovation Manager per l’Italia) di Joanneaum Research, Centro di Ricerca a capitale pubblico austriaco, con oltre 450 ricercatori e 7 unità di ricerca, tra cui Information and Production & Technologies che include l’Additive Manufacturing ed in particolare esprime competenze sostanziali in ambito Laser-based DED (Direct Energy Deposition) e Laser- Cladding, già partner di Seamthesis Srl.

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Daniele Cozzi, Business Innovation Manager di Joanneaum Research

Alla fine dell’intenso e fruttuoso pomeriggio di testimonianze e networking, l’evento si è concluso con l’intervento finale di Paolo Folgarait (Presidente e CEO di WEAREAM) che ricorda alcuni fatti salienti e chiama i presenti a contattare WEAREAM per attività e approfondimenti. In particolare, egli ricorda che:

• WEAREAM è già pienamente operativa e chiunque fosse interessato a valutarne Servizi e ottenere preventivi può contattare direttamente la società ad uno degli indirizzi e-mail presenti sul sito www.weaream.it o direttamente paolo.folgarait@weaream.it, francesco.buffoli@weaream.it, gabriele.ceselin@weaream.it;

WEAREAM aprirà a gennaio 2023 un nuovo aumento di capitale, destinato a supportare il piano di investimenti in attrezzature e personale specializzato che costituirà l’asse portante delle attività della start-up innovativa. Del nuovo aumento di capitale sarò data ampia informativa sia attraverso le pagine del sito aziendale e dei soci fondatori sia attraverso FLYER veicolati dai principali mass media, social network e il classico “passa parola”. Si ricorda anche che quota parte del nuovo aumento di capitale sarà supportato da un’operazione di crowdfunding a livello nazionale ed europeo in collaborazione con la società BacktoWork24 di Milano;

WEAREAM procederà in tempi brevi alla strutturazione di un importante serie di collaborazioni di networking con primari attori nazionali ed europei attivi nell’ambito della Manifattura Additiva da tecnologie e materiali i più disparati, al fine di assicurare ai propri Soci e alla propria clientela, oltre alla disponibilità del proprio equipment e tool, la più ampia disponibilità di soluzioni tecnologiche e materiali innovativi per le più disparate applicazioni, necessità e mercati.

 

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